La UE come sventura

Il problema dell’appartenenza alla UE ancora prima che all’euro, ancora prima dei propri soldi restituiti sottoforma di debito, ancora prima delle politiche ispirate da degli ingegneri con evidenti disturbi narcisistici di nome Klaus, 

ancora prima della completa subordinazione della vita reale ai deliri della Sinistra postumanista, ancora prima dell’attacco sistematico ad ogni sopravvivenza della vita in armonia con il mondo, ancora prima della schiavitù imposta sottoforma di vita-a-debito, consiste nel constatare che ogni esponente politico di ogni paese si senta autorizzata a fare propaganda politica per un partito di un’altra nazione, contro altri partiti della stessa nazione non sua, in piena campagna elettorale, dimostrando di ripetere cose che gli hanno suggerito e con la pretesa di fare la lezioncina moralistica mentre nel suo triste paese stanno letteralmente e stalinianamente ammazzando i contadini in nome di un’idea di vita di merda in cui si dovranno mangiare insetti, bloccare la pubertà ai bambini, mutilare loro gli organi genitali e trasformare le case in terminali robotici sotto il costante controllo dello Stato. In più questi si credono intelligenti, colti e soprattutto buoni quando in realtà rappresentano lo stadio finale del materialismo ateo che non può generare altro che bruttezza, disperazione e morte. Come nel finale del Tristano, gli uomini si stanno separando dal mondo nell’oblio dell’essere. 

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