Nel mondo postmoderno non si vive

Le forze illuministe/moderniste/progressiste hanno creato inferni in terra: la Francia del Terrore, l’Europa delle guerre napoleoniche, la Rivoluzione comunista del 1917 sino ad arrivare alla spinta progressista del 1968 tesa ad abbattere le società per sostituirle con un governo centralizzato mondiale a conduzione segreta e con finalità dissolutive. 

Ma qui si pone un problema: Robespierre creò un mondo che lo uccise, l’Urss creò un inferno che nessuna dacia in Crimea poteva addolcire e il mondo ipermoderno offre beni di lusso in cambio di civiltà. Contòrnati di oggetti ma lasciaci distruggere la civiltà! Abbassa la tua cultura fino al livello animale così non ti accorgerai del brutto che ti contorna! Però vivere nella bruttezza – che sia una favela, una banlieu, una piazza in cui buttano giù una statua o una chiesa medievale che diventa una palestra – produce una vita di merda. Per tutti, non solo per i poveri (fascisti). E quindi come fanno Attali e Obama a creare da una parte un mondo di merda e a voler comunque vivere in un mondo fatto di bellezza e civiltà? Come fai a vivere ascoltando Mozart se intanto dici che Mozart non va suonato perché non seguiva la gender equity? Come fai a vivere tra le ville del Palladio se dici che bisogna abbattere le vestigia del patriarcato? La modernità è orrenda e la Sinistra è triste. Nell’orrore e nella tristezza non ci vogliono vivere neanche i burocrati della Sinistra stessa. E allora come uscire da questo paradosso? Prima distruggendo tutto, soprattutto l’impostazione culturale delle persone degradando le università e le scuole a luoghi per far passare gli anni. E poi isolandosi in aree separate nelle quali convivranno il lusso sfrenato, l’assenza assoluta di moralità e il più illimitato collezionismo eccentrico. Cioè, ancora una volta, l’utopia sadiana illuminista. L’1% progressista vivrà così sulle spalle del 99% dei nuovi schiavi non più in grado di reagire perché saranno troppo impegnati a seguire l’agenda NoGender, le più incredibili follie ambientaliste e a impedire che un altro più povero di te arrivato da chissà dove (Africa) ti rubi le gomme della macchina (noleggiata). Essere di sinistra oggi significa pensare di far parte dell’1% di illuminati.

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